Un giorno mamma tigre, dopo aver accudito i suoi cuccioli, uscì fuori dalla tana in cerca di cibo. All' improvviso, sentì uno strano lamento proveniente da un cespuglio lì vicino.
Pensando che fosse una preda, si avventò contro il cespuglio, ma con sua grande meraviglia
si trovò dinanzi un gattino impaurito.
- Chi sei? - chiese la tigre
- Sono un gattino sperduto.
La tigre, intenerita dai suoi occhi piagnucolosi, lo prese con sé e lo portò nella sua tana.
- Chi è questo intruso?- chiesero i cuccioli maldisposti.
- È un cucciolo come voi - mentì mamma tigre - un vostro fratello.
I cuccioli si guardarono sospettosi e notarono che il suo pelo non era striato e lucido.
E sebbene a malincuore, lo ospitarono.
Però, crescendo, notarono che il suo verso non era uguale al loro e si resero conto, nonostante mamma tigre dicesse fosse un tigrotto, che in realtà era un altro animale.
Per sbarazzarsi di lui, gli proposero di andare oltre la collina per superare la “Prova del coraggio”: un fiume impetuoso, che nessuno era mai riuscito ad attraversare, scorreva a valle; se l'avesse oltrepassato indenne, sarebbe diventato un tigrotto.
Il gattino fiducioso partì e, mentre stava per essere travolto dall'impeto della corrente, si sentì afferrare da una zampa a lui familiare che lo trasse in salvo.
Mamma tigre, avendo saputo di questa bugia, rimproverò aspramente i suoi cuccioli.
Ma un giorno, vedendo comparire il gattino con la sua mamma venuti a ringraziare, mamma tigre si rese conto che quella bugia inventata dai suoi cuccioli era servita al gattino a ritrovare la sua mamma.
“Non sempre le bugie fanno del male”
I ragazzi della 1° S